La parrocchia & la sua storia
Gli stimmatini fecero il loro ingresso nella diocesi di Parma il 2 febbraio 1876, si stabilirono nell’Oltretorrente in borgo Taschieri (oggi borgo Cocconi) e iniziarono il loro fecondo apostolato nella chiesa di Santa Maria del Quartiere. Ma chi sono gli stimmatini e perché furono chiamati a Parma?
Il vero nome di questa congregazione religiosa era “Missionarii Apostolici in obsequium Episcoporum", nata nel 1816 a Verona per volontà di don Gaspare Bertoni, proclamato santo nel 1989, che per essa prospettò un’intensa attività missionaria sotto l’aspetto ecclesiale: servire Dio e la Chiesa sua nella dimensione territoriale: in qualsiasi luogo, nella diocesi e nel mondo. A richiedere la loro presenza a Parma fu il vescovo di allora mons. Domenico Maria Villa che nutriva sia per loro che per il Bertoni grande stima e fiducia.
Il superiore generale degli stimmatini p.Giovanni Battista Lenotti accolse la richiesta e fu lieto di inviare tre religiosi: i padri Vincenzo Vignola e Luigi Morando e il fratello Giacomo Zadra
L’interesse pastorale primario del Villa era l’educazione della gioventù e inoltre era molto preoccupato per la situazione che si stava creando nella nostra Chiesa locale in quel periodo: infatti aveva constatato che in molte parrocchie il catechismo ai fanciulli e agli adulti non veniva praticato e poco si faceva in favore della gioventù maschile, questo a causa di un clero locale non molto preparato e a volte insensibile.
In città, nella cosiddetta Parma Nuova, per intenderci la parte storica e più benestante, operavano a favore dei fanciulli i Fratelli delle Scuole Cristiane, tra i quali fu allievo il Beato Guido Maria Conforti. Ma i problemi maggiori erano presenti nei quartieri periferici dove la gente viveva situazioni di grande povertà: fame, tubercolosi, malaria, le abitazioni erano delle baracche malsane, le strade erano rovinate e in inverno c’era gran fango.
... Gli stimmatini vennero quindi mandati in quella fetta di città così tormentata con lo scopo primario di animare un Oratorio. Ma ecco esattamente il mandato che gli stimmatini ricevettero nella convenzione che venne firmata nel maggio 1875 da mons. Villa e p. Lenotti: oltre alle “attività inerenti di un Oratorio Mariano, che doveva sorgere nel luogo di loro residenza, e a un secondo possibilmente in un altro luogo della città, venivano precisate le altre mansioni riservate ai Preti delle Stimmate: confessioni, istruzioni catechistiche, Missioni in città e in campagna e possibilmente scuole gratuite a vantaggio dei figli del popolo” .
Si ringrazia per la gentile concessione: Roberto Sartori.